Papariano - Monfalcone via fiume Isonzo offroad

Mappa

Pendenza media 0%, max 4% Dislivello salita 142m, discesa 137m, assoluto 5m

Caratteristiche

Sicurezza

Tipo percorso: ciclostrada
Adatto a bambini: No

Lunghezza

Distanza:14.8 km
Durata: 59 minuti a Km/h

Fondo stradale

Pavimentazione:ghiaia
Adatto a pattinatori: No

Tipi di bicicletta

Mountain Bike, Gravel

Descrizione

Un itinerario cicloturistico che richiede un minimo di preparazione fisica, a scopo cautelativo lo definirei adatto a ciclisti maggiori di 10 anni con una comprovata resistenza allo stress da bici, diversamente si potrà percorrerlo parzialmente.

Ancora una volta meravigliano i panorami che si ha modo di osservare attraversandoli dall’interno, questi risultano selvatici e ancora intonsi.

Anche la fauna fa la sua parte e così, non di rado, si incontrano: lepri, caprioli, fagiani, scoiattoli, anatre; presenze queste che ci fanno sentire sempre più lontani dalla asettica civiltà. Particolare attenzione bisogna prestare nell’attraversamento del Parco Foce dell’Isonzo dove è richiesta una maggiore attenzione al rispetto della natura circostante.

Tecnicamente risulta percorribile in mountain-bike o in city-bike se ben gommata e cavalcata da buone gambe. Sempre consigliabile adottare qualche prevenzione antiforatura quali i nastri in kevlar o i pneumatici rinforzati oppure latticizzati.

Riguardo la cartografia, si può far riferimento alle ottime carte 1:5000 disponibili gratuitamente sul sito istituzionale della regione Friuli Venezia Giulia, identificate con i seguenti codici: 088143, 109024, 109021, 109023, 109022, 109033, 109034, 109074. Attenzione: alcune stradine, seppur riportate sulla carta, sono difficili da rintracciare sul posto poiché invase da erba, con un po’ di buona volontà si individuano lo stesso e si percorrono a mo’ di falcia erba.

Gli elementi di riferimento per un corretto orientamento sono principalmente l’argine sinistro, e il fiume Isonzo; tenendoli d’occhio, particolarmente il primo, riusciamo sempre ad orientarci lungo il cammino senza bisogna di bussola.
La partenza è fissata in comune di Fiumicello, località Papariano, nei pressi del ponte di Pieris, sulla riva destra del fiume Isonzo. Nel periodo estivo, il luogo è ideale per prendere il sole, riposarsi all’ombra, fare merenda, ritemprarsi nelle fresche acque che a monte del ponte sono basse e calme adatte a tutti, a valle risultano profonde e consigliabili solo ad esperti nuotatori fiumaioli.

Saliamo fino alla strada statale 14 e attraversiamo il ponte di Pieris in direzione est, al termine troviamo sulla destra uno slargo e quindi la nostra stradina che corre come l’Isonzo verso il mare, pedaliamo con l’argine alla nostra sinistra. Trascorsi 1150 m di questa bella autostrada per ciclisti, la lasciamo per scendere verso destra su una campestre che costeggia l’argine (mantenendolo a sinistra) per ca. 2180 m, punto in cui attraversiamo la sponda e procediamo dal lato opposto sempre seguendo la corrente dell’Isonzo ma con la cima dell’argine alla nostra destra procedendo così per 2210 m fino ad incrociare la strada provinciale 19 per Grado. Attraversiamo l’arteria asfaltata e ridiscendiamo in fuoristrada pedalando prima con l’argine a sinistra e poi montandoci sopra seguendo sempre la campestre, trascorsi 1030 m troviamo un bivio da impegnare verso sinistra seguendo la curva dell’argine e lasciando l’Isonzo per il canale Brancolo, dopo 170 m rimaniamo alti sulla stradina più piccola interdetta alle auto e cominciamo a curiosare fra i tipici “casoni della Quarantia”. Vale la pena fermarsi ogni tanto e scendere a piedi verso il canale per vedere da vicino un angolo davvero originale: sembra di essere in Louisiana fra i villaggi Cajun! Curiosi anche i pesci che come sentono avvicinarsi qualcuno, anziché scappare si avvicinano per farsi belli. Terminati i casoni, pedaliamo con l’argine a destra costeggiando il canale Quarantia fino al caseggiato “Alberoni”, superiamolo e dopo 70 m dall’ultimo fabbricato giriamo a destra su una stradina fatta a misura di bici.

Percorsi 360 m ci troviamo nuovamente con l’argine del Quarantia alla destra e lo seguiamo per ca. 3300 m fino a trovare uno slargo e la spiaggia sulla destra. In questo tratto vale la pena fermarsi ogni tanto e salire sul ciglio ad ammirare il tipico paesaggio delle “Barene” (Barene con la R, non balene con la L …ma in estate qualche “balena” si può intravedere). Continuiamo a pedalare con l’argine sulla destra per altri 770 m, procedendo poi sempre dritto con le spiagge erbose sulla destra. Andiamo avanti con il mare sulla destra per altri 950 m, attraversando la Marina Julia ed arrivando ai Bagni di Monfalcone dove la ciclo-pedonale termina e così anche il nostro giro.

In un ottica di green-way, a questo punto ci si può dirigere verso la stazione FS di Monfalcone per far ritorno alla civiltà in treno+bici.

Artylantico

Foto dell'itinerario

Itinerario segnalato da Artylantico il 16 maggio 12

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Recensioni e Commenti (1)

  • Re: Papariano - Monfalcone via fiume Isonzo offroad

    spiegazione molto accurata e chiara ed anche simpatica. grazie. :si

    tony scott88, 26 maggio 13