Bubbio - Ponzone: saliscendi collinari

Mappa

Pendenza media 0%, max 8% Dislivello salita 1733m, discesa 1727m, assoluto 6m

Caratteristiche

Sicurezza

Tipo percorso: strada 🚙
Adatto a bambini: No

Lunghezza

Distanza:69.2 km
Durata: 4.6 ore a Km/h

Fondo stradale

Pavimentazione:asfalto
Adatto a pattinatori: No

Tipi di bicicletta

Bici da città, Cicloturismo, Corsa, Gravel, Mountain Bike

Descrizione

Percorso è abbastanza impegnativo e adatto a cicloamatori piuttosto allenati: si tratta di una serie di saliscendi molto interessanti con salite non proibitive.

I tratti al 12% sono brevi e quando le salite diventano più lunghe come l'ultima dal bivio per Malvicino a Ponzone(8 km) hanno tratti che lasciano riposare.

Si parte con un lungo tratto pianeggiante che passando per Monastero Bormida, Ponti, Montechiaro Basso ci conduce a Mombaldone, molto frequentato dai ciclisti di zona. Attraversiamo le due Bormide, Prima quella di Cengio (vedi itinerario AltaLanga) e poi quella di Spigno, costeggiandole entrambe alternativamente.

Il tratto da Montechiaro a Mombaldone lo percorriamo su una stradina secondaria che costeggia per un lungo tratto la ferrovia prima e il fiume dopo, è una stradina che ritengo molto carina, ma non chiedetemi il perchè, già troppe volte vengo accusato dagli amici ciclisti di "eccessivo coinvolgimento territoriale".

A Mombaldone dobbiamo superare la prima salita, meno di un km ma con un breve tratto al 15%, poi qualche altro tratto ma niente di impegnativo fino a Spigno.

Voi fate come volete io mangio qualcosa con davanti il suggestivo spettacolo del ponte (vedi sito). Dopo Spigno abbiamo un tratto in salita, sono solo 5 km ma il pezzo iniziale an fa bifè (mi toglie un pò il fiato).

Montaldo è un gioellino: qui si coglie la presenza del mare, sembra quasi di vederlo apparire all'improvviso, eppure basta girare lo sguardo verso destra per ritrovarsi in piena langa. Qui dominano i calanchi e la vegetazione marittima vince a fatica su quella di alta langa: ci sono pini marittimi, vaste zone ad arbusti, e diminuisce progressivamente il dominio delle latifoglie,

Ora che siamo saliti, si scende per un tratto di 3 km, per poi iniziare una salita di 5 km che ci permette di raggiungere Pareto. La salita è sensibilmente dolce, non ci stressa fisicamente e ci da modo di guardarci intorno. Pareto ha un belvedere invidiabile su tutta la valle: dobbiamo per forza fermarci e distendere lo sguardo giù sulla valle del Bormida per poi alzarlo sulle Langhe di Roccaverano, sulle Alpi Marittime, su quel mare che ripeto sembra d'intravedere.

A questo punto consiglio di fare scorta d'acqua alla fonte comunale.

Torniamo a scendere fino a Roboaro per poi risalire al caratteristico paesino di Malvicino (se fosse vero quel che si dice sulla storia del nome sarebbe meglio non fermarsi, ma so per esperienza che la gente è cordiale e ospitevole). Discesa abbastanza ripida sino al bivio con la strada del Sassello, poi attraversiamo il torrente Erro (incantevole) e prepariamoci al pezzo decisamente più duro, circa 8 km ad una media del 7/8% con alcuni tratti al 11%. A metà percorso troviamo il santuario della Pieve, andiamo a visitarla, da vedere anche la splendida via Crucis e poi salutiamo i frati.

Dopo l'ultima faticata si arriva a Ponzone, punto più alto del percorso (640 Mt). Qui la visuale è di nuovo spettacolare, e se la giornata è bella si vedono da una parte le Alpi precedute dai contrafforti delle Langhe e le colline savonesi, dall'altra la pianura alessandrina fino ai monti della Val Borbera, punto d'incontro di 4 province (Al, Ge, Pv, Pc).

Siccome a questo punto sono più o meno le 13/13 e 30 direi proprio che ci conviene fermarci a mangiare qualcosa, anche perchè qui c'è un buon ristorante. Quelli che sono per il "io non mi fermo mai"possono proseguire tanto con la strada non ci si può più sbagliare.

Itinerario segnalato da più persone; ultima modifica il 24 aprile 16

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